La nostra storia incontra la nostra strategia
L’azienda agricola Drocco Luigi, denominata anche Cascina Pontepietra, si trova ai piedi del versante est della collina di Diano d’Alba, sul confine tra il comune di Alba e quello di Diano d’Alba.
È gestita dal 1959 dalla famiglia di Luigi Drocco che, con la moglie Silvana e i figli Fabrizio e Roberto, si dedica alla coltivazione delle vigne e alla vinificazione, con passione e rispetto per la tradizione.
I metodi di lavorazione dell'azienda agricola sono rigorosi e sempre più improntati alla salvaguardia dell’ambiente e della salubrità del vino, attraverso metodi come la concimazione organica, un utilizzo molto limitato di solfiti e l’abbandono dei diserbanti e dei componenti di origine animale in cantina.
Parliamo di un produttore sempre all’avanguardia, che iniziò a produrre i bianchi di Langa quando ben pochi vi davano credibilità; erano gli anni ‘80 quando Drocco vinificava Arneis e Chardonnay, allora ancora privi della Denominazione di Origine Controllata.
Pioniere per aver aggiunto all’ampio assortimento della cantina il vino “Alba”, fin dalla nascita di tale DOC, nel 2010: un accurato assemblaggio tra Nebbiolo, Barbera e Dolcetto, l’etichetta Alba, dedicata ai nipoti di Luigi “Giorgia ed Enrico”, è il futuro dell’azienda. Ad oggi pochi altri produttori possono vantare questa tipologia di vino.
Con l'obiettivo di preservare e favorire la diversità del biota microbico dei suoli
Una maggiore produzione di vini, da uva sana e salubre
e con sempre meno chimica è l'imperativo del prossimo futuro.
È stato chiaro fin dall’inizio di questa avventura: il fondamento della produzione della nostra azienda agricola è l'amore e il rispetto per la nostra terra, per le nostre colline. Un terreno soggetto ad utilizzo di prodotti chimici perde, col tempo, quelle sostanze che sono fondamentali per la vita della pianta.
Con il sistema simbiosi suolo e pianta si arriva ad eliminare i prodotti di sintesi, a volte anche il rame e lo zolfo, ed avere ugualmente una pianta sana ed un frutto forte ed intatto. I metodi di lavorazione sono rigorosi e sempre più improntati alla salvaguardia dell’ambiente e della salubrità del vino, attraverso metodi come la concimazione organica, un utilizzo molto limitato di solfiti e l’abbandono dei diserbanti e dei componenti di origine animale in cantina.
La viticoltura in simbiosi è un metodo innovativo che punta a ristabilire nel terreno quell’equilibrio di sostanze che anni di degrado unitamente all’utilizzo di prodotti chimici hanno alterato.
Si cerca di ridare vita al terreno con funghi e microrganismi (batteri), per garantire alla vite quell’apporto fondamentale di sostanze nutritive che ne favorisce una crescita sana, rafforzandola e rendendola in alcuni casi immune alle classiche malattie.